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                    campane tibetane

                      Tipologia - Simbologia - Stagione dei fiori.

Lo stile .... è fatto di particolari e i mobili tibetani si distinguono in cinque principali tipologie.

- Contenitori, Bauli detti GAM
- Mobiletti detti CHAGAM
- Tavolini da scrittura
- Pegams
- Torgams

Contenitori e Bauli
In tibetano si chiamano GAM che significa appunto contenitore. Sono probabilmente la più antica forma di mobilio. I GAM venivano usati per riporvi abiti e oggetti vari. Gli artigiani artisti del tempo, eseguivano a mano decorazioni molto pittoriche.
 
Mobiletti
In tibetano si chiamano CHAGAM. Il prefisso 'cha' deriva da 'chala' che significa bene. Contenitore di beni, dunque. Infatti i mobiletti vengono usati per riporvi ogni genere di oggetti. La maggior parte provengono dalle regioni di Lhasa e Xigatse.
 
Tavolini da scrittura
I tavolini da scrittura venivano usati nei monasteri come tavoli da tea o altari. Quelli più antichi presentano complesse decorazioni a intaglio.
 
Pegams
I PEGAMS hanno una forma simile a quella dei mobiletti, ma dal piano superiore si alzano un piccolo pannello di fondo, spesso smerlato, e due pannelli laterali, più bassi. I PEGAMS erano usati per riporvi le carte delle preghiere e i libri delle scritture. I più piccoli venivano usati per leggere le carte delle preghiere, i più grandi per conservare le carte stesse. II prefisso 'pe' deriva da 'pecha', che significa carte da preghiera.
 
Torgams
II prefìsso 'tor' deriva da Torma. Il Torma rappresenta gli spiriti maligni ed è fatto con il Champa, ovvero orzo cotto nella terra. Per proteggere la famiglia dagli spiriti maligni, una volta all'anno si fa un rituale chiamato Yangdup con il Torma. Dopo la preghiera, il Torma viene riposto nel TORGAM e lasciato lì sino all'anno seguente, quando si ripete il rituale.
                                                            dragone tibetano

Simbologia tibetana.

I simboli tibetani hanno generalmente più significati. I motivi simbolici maggiormente usati sono i dragoni e i fiori.

Dragoni
Rappresentano il potere, la forza e la vittoria. Spesso reggono vassoi di gemme. Si notano spesso due dragoni che proteggono e difendono un vassoio di gemme o anche il Cintamani cioè il gioiello fiammeggiante. E' un simbolo che risente dell'influenza cinese.
 
Leone delle nevi
Rappresenta forza e potere. I Leoni delle nevi sono i più forti animali delle montagne. Sono originali creature mistiche tibetane.
 
Zeepata
Un Zeepata ha il corpo del drago e la testa del maiale.
 
Khyung
E' la versione tibetana del Garuda, dal corpo umano e la testa di uccello. Si vede spesso con un serpente in bocca.
fiorediloto

Stagioni dei fiori.

Estate. Lotus e Peonia
Il Lotus è sacro nel Buddismo ed è simbolo di purezza e perfezione. E' uno degli otto simboli buddisti di buon auspicio. Si dice che il Lotus sbocciò il giorno della nascita di Buddha. E' il simbolo dell'estate e della fecondità.
La Peonia è la regina dei fiori. E' l'emblema del benessere e della distinzione. Si presenta in diversi colori, ma il rosso è il più ammirato. Secondo la leggenda, una donna chiamata Peonia Bianca sfidò l'immortale Lu Dong He negli sport amorosi. Il duello durò tutta la notte, ma alla fine lei vinse facendogli il solletico!
 
Primavera. Magnolia
I cinesi hanno coltivato la Magnolia sin dai tempi dei tempi. Solo L'imperatore era autorizzato a possederla. I boccioli di Magnolia simbolizzano la bellezza femminile, anche se a volte sono sostituiti dalla Peonia. Rappresenta la compagnia notturna.
 
Autunno. Crisantemo
II Crisantemo è simbolo di longevità e durata. Le sue foglie secche producono un ottimo tea. Si usava aggiungere petali di crisantemo al vino di riso dell'anno precedente. Ci sono moltissime liriche sul crisantemo.
 
Inverno. Fior di Pruno. Bambù. Pino e Cedro.
Il Fior di Pruno simbolizza lunga vita perché fiorisce su rami senza foglie e apparentemente senza vita. E' anche il simbolo della verginità. I suoi cinque petali rappresentano le cinque divinità della buona fortuna. E i cinque popoli che hanno reso grande la Cina: Cinesi, Manciù, Mongoli, Maomettani e Tibetani Cinesi, fissano gli alberi di pruno per spegnere la sete. La leggenda infatti racconta di un artista che stava attraversando il deserto, non riuscendo a trovare alcuna sorgente, dipinse un albero di Pruno con tanta bravura, che ogni volta che lo guardava la sua bocca si inumidiva aiutandolo a non patire la sete.
Il Bambù è uno dei più importanti prodotti naturali della Cina. Simboleggia la giovinezza. E' spesso citato nei proverbi e oggetto di molte storie. Di bambù erano gli strumenti dell'arte della calligrafia. Anche i fuochi d'artificio venivano fatti con il bambù, il quale esplode con forte boato quando viene posto sul fuoco. Si pensava che allontanasse i demoni e proprio per questo veniva usato nelle celebrazioni del Nuovo Anno e in altre festività.
Il Pino è il simbolo di lungavita e saldezza in quanto rimane bello dritto anche al freddo dell'inverno e non perde i propri aghi.
Il Pino e il Cedro sono considerati al di sopra di tutti gli altri alberi e simboleggiano l'autodisciplina. Dal momento che gli aghi di pino crescono a coppie, è anche il simbolo della benedizione nuziale.
 
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Benefici delle lampade di sale.

Lampade di Sale Himalayane.

Le lampade sono composte al 100% da cristalli di sale naturale; ogni lampada è unica sia per forma che per colore. Le lampade di sale sono ionizzatori naturali che permettono di riequilibrare il numero di ioni negativi presenti all'interno dei locali. La luce che le lampade emanano una volta accese, ha un effetto benefico sia a livello emotivo che spirituale.
Il colore arancio, nella cromoterapia, ha un effetto rilassante, stimola la creatività e la gioia di vivere.  Portano benessere ed armonia sia negli ambienti domestici che in quelli di lavoro.

Ogni lampada è estratta e lavorata a mano ed è ottenuta da un cristallo unico al mondo ed è per questo motivo che forma.. dimensioni.. peso.. colore e trasparenza, possono variare. Fin dai tempi più antichi l'uomo conosce la forza positiva del sale e ne trae beneficio per la salute ed il benessere, grazie al suo effetto purificante. Con le lampade di sale, queste caratteristiche positive e benefiche vengono "trasportate" in casa vostra unite ad una forma elegante ed al tempo stesso raffinata.
Per queste uniche caratteristiche, le lampade di cristallo di sale sono una sorgente di luce ideale per armonizzare la casa e qualsiasi altro ambiente.
In modo particolare sono adatte come luce notturna,  per le camere dei bambini e per ogni altro luogo. Studi recenti hanno dimostrato che il calore prodotto di una lampadina accesa e posta al centro di un blocco di questo sale, scatena una reazione chimica che rilascia ioni negativi.

 

 

LL-001_Lampada_di_sale

Cosa sono gli "Ioni Negativi"

Gli ioni sono delle minuscole particelle caricate elettricamente disperse nell’aria.  Possono essere di vari elementi, come ossigeno, azoto, carbonio, ecc…. Gli ioni negativi di ossigeno sono quelli che maggiormente ci interessano, dato che con la respirazione il nostro corpo ricerca proprio l’ossigeno.  Gli ioni si dividono in due categorie: Ioni Positivi e Ioni Negativi.
A dispetto del loro nome, sono gli ioni negativi che ci danno benessere, mentre quelli positivi sono responsabili di disturbi di vario genere e natura.
In particolar modo gli ioni negativi di ossigeno respirandoli, donano quella piacevole sensazione di benessere, migliorano la concentrazione, aumentano l’attenzione e stimolano il sistema immunitario.
Durante la giornata viviamo in luoghi dove siamo esposti a diverse cariche ambientali dovute da: elettrodomestici, impianti di aria condizionata, personal computer, fumo passivo di sigarette e poca ventilazione.
Queste…. causano un aumento enorme di ioni positivi nell'aria e quindi ovviamente uno squilibrio.  Per riportare l'equilibrio alla "naturale" normalità dobbiamo arricchire l'aria con ioni negativi di ossigeno i quali sono forniti dal sale di salgemma in maniera eccellente ma soprattutto in modo totalmente naturale. Infatti il cristallo di salgemma, sollecitato da aria, luce e dal calore, emana circa 1200 ioni negativi per cm3 dopo circa 12 ore e lascia l’ambiente in cui viviamo in equilibrio per altrettanto tempo dopo averla spenta.

Cos’è la "Ionizzazione"

L'aria che respiriamo è caricata con energia elettrica e pertanto ricca di ioni positivi e negativi. Il perfetto equilibrio tra di essi è il frutto del nostro benessere… e si ha quando nell’aria sono presenti circa 1000 / 1500 ioni negativi per cm3.

E’ chiara quindi l’importanza di avere una buona aerazione dell’ambiente in cui si passano molte ore al giorno e dell’utilità di uno ionizzatore che permette di tenere l’aria maggiormente pulita e salubre. Le lampade di sale, in questo senso, sono il rimedio più naturale e semplice che si possa avere.

 
ASPETTI BENEFICI DELLE LAMPADE DI SALE.

L’intensità degli ioni negativi emessi dipende dalla dimensione della lampada ed è in relazione alla grandezza della stanza. Se l’umidità dell’aria è elevata, il sale assorbe piccole quantità di acqua e la restituisce al locale specialmente quando la luce è accesa. Se la lampada dovesse risultare troppo “inumidita” ciò vuol dire che nella stanza c’è eccesso di umidità: meglio quindi lasciare la lampada un po’ più accesa.

I benefici sono molteplici:
-aumento della concentrazione
-miglioramento del sistema immunitario

-rallentamento del processo di invecchiamento delle cellule
-riduzione dei sintomi dovuti alle allergie respiratorie
-riduzione dei attacchi d’asma, comparsa di raffreddore e influenza

Mobili tibetani
Gli Otto Simboli di Buon Auspicio
Chiamati anche Otto Preziosi Simboli, costituiscono uno dei più antichi e conosciuti gruppi di simboli della cultura tibetana. Sono presenti già a partire dai testi canonici del Buddhismo Indiano, cioè nei testi redatti in pali e in sanscrito.
Si tratta di oggetti, animali o piante che servivano da oggetti rituali o che comunque venivano identificati come segni di prestigio. Da sempre utilizzati nelle cerimonie tradizionali e nelle occasioni speciali, hanno assunto nel corso dei secoli un'importanza sempre maggiore.
Gli otto simboli di buon augurio si trovano spesso ripetuti sulle kate (la sciarpa tibetana di buon auspicio e benedizione), vessilli, arazzi, tangka, bandiere, braccialetti, collane e incisi sugli oggetti più disparati.
Possono inoltre decorare muri e travi, i lati dei troni e molti altri oggetti sia di uso religioso che profano. Vengono inoltre tracciati sul terreno con polvere bianca quando è previsto il passaggio di qualche importante personalità religiosa o civile.
   
Mobili tibetani ll parasole
Il parasole (in sanscrito chatta, in tibetano gdugs) è il simbolo della dignità regale e rappresenta il potere spirituale. Derivato dall’arte indiana, viene rappresentato in diverse forme e varianti. Semplice o triplo, di seta gialla, bianca o anche multicolore, viene rappresentato aperto e abbastanza ampio da accogliere quattro o cinque persone. Otto nastri di seta multicolore o di un colore solo, ornati da frange, pendono dal bordo superiore.
Il significato simbolico del parasole deriva dalla possibilità che offre in caso di maltempo o di sole eccessivo, di proteggersi, possibilità che da sempre è stata identificata come segno di ricchezza. Per questo è divenuto simbolo del potere e della regalità.
Gli altri dignitari religiosi tibetani erano dotati di parasoli di seta. Il parasole simboleggia la compassione e la sua protezione di tutti gli esseri senzienti dal dolore, dalle malattie, dai veleni mentali e dall’ignoranza.
   
Mobili tibetani I pesci d’oro
I pesci d’oro (in sanscrito suvarnamamatsya, in tibetano gser-nya) sono un simbolo religioso usato fin dai tempi antichi. Originariamente in India si rappresentavano i fiumi sacri del Gange e dello Yamuna con dei pesci. I due pesci sono paralleli e si fronteggiano verticalmente o si incrociano leggermente.
In Tibet i due pesci d’oro si trovano rappresentati unicamente insieme agli altri otto simboli e non hanno un significato specifico. I pesci rappresentano il superamento di tutti gli ostacoli, la vittoria su tutte le sofferenze e il raggiungimento della liberazione, liberi nell’avere acquisito consapevolezza della natura ultima, così come i pesci nuotano liberi nell’acqua per loro propria natura.
   
Tibet mobili Vaso della ricchezza
Nelle immagini tibetane il vaso della ricchezza (in sanscrito kalasa, in tibetano gter-chen-po’i bum-pa) ìè un recipiente tondo con il collo corto e stretto che poi si allarga formando un bordo decorato. L’apertura del vaso è chiusa con un grande gioiello che indica appunto che si tratta di un vaso della ricchezza.
L’utilizzo di vasi di questo tipo risale fin dai primi giorni del buddhismo e delle altre religioni e simboleggia l’idea di ottenimento e soddisfazione dei desideri materiali. Nel buddismo tibetano si utilizzano vasi di forma diversa a seconda delle pratiche rituali, in modo particolare per i rituali tantrici. Il vaso della ricchezza simboleggia la realizzazione spirituale, la perfezione del Dharma, la longevità e la prosperità.
   
Tibet mobili Fiore di loto
Il fiore di loto (in sanscrito padm, in tibetano padma) non cresce in Tibet, per questo viene disegnato in modo molto più semplice e stilizzato di quanto fatto nelle rappresentazioni d’arte indiana o giapponese. Il fatto che sia presente in Tibet sta a indicare quanto il suo utilizzo iconografico sia strettamente simbolico e indichi purezza e bellezza.
Uno tra i simboli tibetani più noti simboleggia infatti la purezza in quanto, benché affondi le sue radici nel fango degli stagni, produce candidi fiori al di sopra dell’acqua. Rappresenta quindi la purezza, particolarmente quella spirituale, ed è per questo che spesso le immagini di Buddha e dei Bodhisattva vengono rappresentate sedute sopra un trono a forma di fiore di loto.
La simmetria dei petali del fiore di loto, da otto a dodici petali, rappresenta l’ordine del cosmo e per questo viene utilizzata come modello per la realizzazione di mandala. L’immagine del loto viene utilizzata nella pratica di autoguarigione Ngalso per identificare e riequilibrare i nostri cinque chakra.
   
Mobili etnici Conchiglia
La conchiglia (in sanscrito sankha, in tibetano dung gyas.’khyl) viene rappresentata con dimensioni piuttosto grandi, di colore bianco, generalmente con avvitamento verso destra e con la parte terminale a punta. La conchiglia, oggetto naturale e non prodotto artificialmente dell’uomo, è stata per questo utilizzata fin dall’antichità come strumento rituale. Era già utilizzata in epoca pre-buddhista come simbolo delle divinità femminili, come contenitore e come strumento musicale rituale.
Nel buddismo tibetano si utilizza spesso come strumento musicale e il suo potente suono viene utilizzato per richiamare i monaci alle riunioni, per fare offerte di suono durante le puje o anche come recipiente per l’acqua con lo zafferano. Rappresenta la gloria dell’insegnamento del Dharma, che come il suono della conchiglia si diffonde in tutte le direzioni, e l’abbandono dell’ignoranza.
   
Mobili etnici Nodo Infinito
Il nodo infinito (in sanscrito srivatsa, in tibetano dpal be’u) è un nodo chiuso composto da linee intrecciate ad angolo retto. È uno dei simboli preferiti e maggiormente utilizzati dall’iconografia tibetana. Non ci sono indicazioni precise sulla sua origine iconografica. Spesso viene paragonato al simbolo nandyavarta, una variante della svastica che presenta diverse similitudini con il nodo dell’infinito.
Per il buddismo tibetano è un simbolo classico del modo in cui tutti i fenomeni sono interdipendenti tra loro e dipendono da cause e condizioni che vengono rappresentate dalle linee geometrica che si intersecano tra loro. Non avendo né inizio né fine, simboleggia anche l’infinità conoscenza e saggezza del Buddha e l’eternità dei suoi insegnamenti.
Per la sua importanza e semplicità grafica, questo simbolo viene utilizzato anche da solo. Ad esempio, se disegnato su un biglietto di auguri, favorisce la creazione di un legame stabile tra il donatore e chi riceve il regalo, oltre a ricordare al donatore che risultati positivi futuri sono determinati da azioni positive presenti, come quella del donare.
   
Arredamento etnico Vessillo di vittoria
Il vessillo della vittoria (in sanscrito dhvaja, in tibetano rgyal-mtshan) si riferisce a diversi oggetti della cultura tibetana. È fatto in legno e tessuto, ma ne esistono copie in metallo. Classicamente è uno stretto cilindro di tessuto con tre o più strisce di seta adornato con nastri di cinque colori (bianco, rosso, verde, blu, giallo). Funge da decorazione e generalmente si trova all’interno di templi e monasteri, sospeso al soffitto come ornamento dei tetti o all’estremità delle lunghe aste di preghiera.
A volte viene utilizzato anche sul tetto i abitazioni private. Rappresenta la vittoria degli insegnamenti buddisti, la vittoria della conoscenza sull’ignoranza e sulla paura, la vittoria del Dharma su tutti gli ostacoli e il raggiungimento della felicità ultima.
   
Arredamento etnico Ruota del Dharma
La ruota del Dharma (in sanscrito chakra, in tibetano ’khor-lo) si compone di un mozzo centrale, di otto o più raggi e di un cerchione esterno. L’immagine della ruota è un simbolo universale ed è presente in tutte le culture. Già nell’India pre-buddhista era molto diffuso, col duplice significato di arma o di sole.
Nella cultura buddista la ruota si associa immediatamente al concetto della ruota del Dharma messa in moto da Buddha in occasione della prima esposizione pubblica della sua dottrina a Sarnath, non lontano da Benares, l’odierna Varanasi in cui si trova il parco delle gazzelle ( per questo la ruota del Dharma viene spesso rappresentata da due gazzelle). I significati della ruota del Dharma possono essere molteplici.
Secondo i tre insegnamenti della pratica buddista, il mozzo rappresenta l’addestramento alla disciplina morale che rende stabile la mente. I raggi rappresentano la comprensione della vacuità di tutti i fenomeni che permette di eliminare alla radice la nostra ignoranza; il cerchione esterno, infine, identifica la concentrazione che permette di tenere salda la pratica della dottrina buddista.
Rappresenta inoltre l’Ottuplice nobile sentiero che porta alla liberazione, il Dharma e il Buddha Shakyamuni stesso. In senso più generale, tra gli otto simboli di buon auspicio, la ruota del Dharma simboleggia l’insegnamento buddhista nella sua globalità. Ci ricorda che il Dharma abbraccia tutte le cose, non ha né inizio né fine, è in movimento ed immobile.
 

 

Legno di Sandalo.

 

Un profumo che ricorda da sempre l' Oriente

 

 

 

Il sandalo, chiamato anche "essenza divina", fa parte della tradizione indiana da millenni. Veniva e viene tutt’ora utilizzato, in forma di olio o incenso per rituali religiosi, in quanto considerato Sacro; e nei riti spirituali per la sua facoltà di indurre uno stato di meditazione profonda, pur mantenendo la mente vigile.

Una leggenda narra che Buddha, in una delle sue reincarnazioni, si trasformò in un alberello di sandalo, talmente profumato da emanare il suo aroma molto lontano. Perfino i serpenti che passavano nei pressi vi restavano inebriati per ore. La qualità più eccellente proviene dall'India, e in minor misura, dai paesi vicini come il Nepal e Pakistan. In questo territorio il legno di sandalo viene adoperato per la realizzazione e decorazione dei Templi, sia per il suo profumo sia per il fatto che non viene attaccato dagli insetti.

Per i buddisti, il sandalo sarebbe L’ALBERO DEL PARADISO; e con il suo legno si fabbricava il Carro del Sole.

Essendo una pianta gradita agli Dei, il sandalo aveva anche il potere, quando veniva bruciato, di allontanare gli spiriti maligni. Tuttavia, come quello di Mirra, il suo profumo ha anche una forte nota sensuale, tanto da essere considerato un afrodisiaco. Al sandalo viene attribuita la capacità di esaltaresia il fascino maschile sia la bellezza femminile. Per quanto riguarda l'aromaterapia, ci basti pensare che è sufficiente bruciare un bastoncino d'incenso al sandalo per essere circondati in un'atmosfera serena e tranquilla. Infatti l'olio essenziale può essere impiegato per alleviare le tensioni, e quindi facilitare il sonno; senza dimenticare che il profumo di sandalo è anche molto avvolgente e sensuale. Quindi aggiungendo qualche goccia di profumo  all'acqua calda della vasca, avremo un bagno molto rilassante ma anche lievemente afrodisiaco. 

Vedi anche (Legni esotici)

Artigianato etnico

 

 

 

Il subcontinente Indiano, tra i più vasti e popolosi, è un paese pieno di vita, ricco di colori e profumi, ma, soprattutto di contrasti. 
A questa molteplicità di tradizioni, culture e varietà ambientali corrisponde un proliferare di Dei, Santi e Guru.
In India convivono infatti  diverse religioni e sette , che in tutto il pianeta.
Non solo è la terra dove nacquero l’induismo e il buddismo; è anche l’epicentro dei Guru, è l’unico paese d’ove si pratica il jainismo,  ed il terzo  dopo l’Indonesia e il Bangladesh – che conta il maggior numero di seguaci di Allah.
Divinità indiane



Naturalmente  ad un panorama tanto sovrappopolato di religioni corrisponde un’estesa collezione di Divinità:  il solo Olimpo  Indù  è  affollato da non meno di 300 milioni di Dei e Demoni.: Brahma, - Vishnu, - Shiva… ogni Indù ha una sua divinità preferita, ma, tra tutti gli Dei, quello che raccoglie più fedeli è Ganesha.
Ritenuto il Dio della buona sorte, figlio di Shiva e Parvati,  Dio della saggezza, ha il capo di un elefante ed il corpo umano.  Alla sua nascita la testa era di uomo,  ma fu decapitato da Shiva in un attacco di rabbia. La madre Parvati  costrinse il marito a riportarlo in vita e così fece Shiva , ma nella fretta  gli mise  addosso  la testa della prima creatura che incontrò: un elefante.

In genere viene colorato di rosso, e il topolino Akhu  ne rappresenta il suo veicolo ed è invocato per iniziare qualsiasi  impresa,  un viaggio, un affare... con la finalità di rimuovere ogni ostacolo o impedimento. È  l’autore della trascrizione dei sacri testi  ed  è quindi il patrono della scrittura.

In termini filosofici , le sembianze di  “mezzo-uomo”  e  “mezzo-elefante”  sintetizzano il concetto metafisico del Tat-twam-asi:  il corpo umano è  la personalità individuale mentre  il pachiderma ne  rappresenta la componente cosmologica ed insieme si uniscono in  un solo elemento.

La statua di Ganesha viene solitamente posizionata all'entrata delle case e dei templi con lo scopo di proteggerle  e  fare entrare,  assieme  ai  graditi  ospiti,  la buona  sorte e  la  spiritualità.

Vedi (categoria quadri)


Divinità etnica
 

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